L’intolleranza al glutine è un fenomeno in continuo aumento negli ultimi anni nella popolazione italiana. Ma per prevenire gli effetti di questa intolleranza alimentare esistono diverse tipologie di alimenti che possono essere utilizzati per un’alimentazione sana e proteica.
La celiachia o morbo celiaco è un’ intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in frumento, farro, kamut, orzo, segale, avena, spelta e triticale. In Italia, l’incidenza della celiachia è in aumento: è stimata in un soggetto ogni 100-150 persone. Secondo questi dati, i celiaci sarebbero circa 400 mila, ma ne sono stati accertati a tutt’ora solo 35 mila. Ogni anno vengono effettuate cinque mila nuove diagnosi di celiachia e nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento del 9%.
Celiachia: chi colpisce

La celiachia può colpire qualsiasi fascia d’età. Tuttavia viene considerata tipica dell’età pediatrica, tanto che, in genere, nell’età adulta difficilmente viene presa in considerazione dai medici.
L’ intolleranza può comparire in un qualsiasi periodo della vita, spesso dopo un evento stressante, come una gravidanza, un intervento chirurgico o un’infezione intestinale.
I sintomi della celiachia sono vari: alcuni soggetti presentano malassorbimento con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple. Altri, invece, riferiscono uno o più sintomi cronici spesso estranei all’apparato digerente. Sono comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici. Frequente è l’anemia da carenza di ferro. In alcuni casi, anche il sovrappeso difficile da smaltire può essere un sintomo della celiachia.
Celiachia: la cura più efficace
Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti, l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare, con il tempo, danni anche gravi. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce un perfetto stato di salute a chi soffre di celiachia.
Celiachia: come si effettua la diagnosi
La diagnosi di celiachia si effettua mediante esame del sangue, ma per la diagnosi definitiva è indispensabile una biopsia dell’intestino tenue, con il prelievo di un frammento di tessuto, dall’esame istologico del quale è possibile determinare l’atrofia dei villi intestinali.
Che cos’è il glutine
Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali: frumento (o grano), farro, kamut, orzo, segale, avena, spelta e triticale. Seguire una dieta senza glutine significa evitare alimenti contenenti questi cereali e i loro derivati.
Alimenti che non recano danno a chi soffre di celiachia
- Riso, mais, miglio, amaranto, quinoa, grano saraceno, manioca, cerali privi di glutine.
- Patate.
- Castagne
- Brodo vegetale e di carne.
- Carni (suine, bovine, ovine, caprine, pollame, selvaggina).
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